Cresta sud-ovest, via Normale dal Passo Giacoletti
- Prima salita: W.A.B. Coolidge con la guida C. Almer, 16 agosto 1884
- Difficoltà: PD –, con tratti di II° e un passo di II° +
Dal Rifugio Giacoletti alla Punta Gastaldi
- Dislivello complessivo in discesa: 300 m (180 m + 120 m)
- Dislivello complessivo in salita: 780 m (460 m + 320 m)
- Tempo di percorrenza: ore 4
Dalla Punta Gastaldi al Rifugio Giacoletti
- Dislivello complessivo in discesa: 780 m (320 m + 460 m)
- Dislivello complessivo in salita: 300 m (120 m + 180 m)
- Tempo di percorrenza: ore 3
Il sentiero di avvicinamento è completamente segnalato e, nei tratti più esposti, attrezzato con tasselli da 10 mm e corde fisse fino all’attacco della via normale. A inizio stagione sono indispensabili piccozza e ramponi per superare tratti di sentiero (soprattutto in quota) ancora coperti di neve. La via Normale della Punta Gastaldi richiede già una certa esperienza alpinistica, perché presenta passaggi esposti e difficoltà fino al II° +. Il percorso è segnalato con tacche di vernice e attrezzato con alcuni chiodi nei tratti più impegnativi.
Dal Rifugio Giacoletti (2740 m) si prende il sentiero che scende a Pian del Re passando dal Lago Superiore, giunti ad un piano (2560 m, cartelli), si abbandona il sentiero principale e si segue a destra il bivio per il Passo Giacoletti e la Punta Roma. Dopo numerose svolte si lascia a destra la diramazione (2800 m, cartelli) che sale a Punta Roma e si arriva in breve ad un bivio (2820 m, cartelli). Lasciata a destra la deviazione per il Passo del Colonnello, si continua attraversando in leggera discesa l’ampia conca erbosa e si raggiunge dopo pochi tornanti uno stretto canalino roccioso. Lo si attraversa seguendo il sentiero tra le rocce e, procedendo per cengette e facili saltini, si arriva al Passo Giacoletti (2990 m, targa in bronzo).
Superato il Passo, si segue il sentiero sulla cengia trasversale che incide il versante della Valle del Guil fino ad un breve canale del quale si raggiunge la sommità (3020 m). Si scende ora il sentiero raggiungendo prima uno stretto colletto poi, attraversata un’ampia conca detritica, il crestone Ovest Sud Ovest della Punta Gastaldi. Lasciato a destra (2900 m) il sentiero che scende al Passo di Vallanta, si prende a sinistra la traccia che porta in breve all’attacco della via normale della Punta Gastaldi. S’inizia l’arrampicata sulla faccia destra di un’enorme diedro obliquo, salendo per rocce ripide (II°) fino ad un punto di sosta (chiodi) poco sotto uno spigolo. Si scavalca lo spigolo (un passo di II° +) poi si continua lungo una rampa rocciosa obliqua a destra (II° continuo, chiodi). Giunti su un crinale si scende dall’altro lato per un breve muretto (2 m, II°) quindi s’imbocca un canalino che porta ad una cresta di blocchi. Si sale facilmente lungo la cresta per un breve tratto, poi si obliqua a destra per gradini e lastroni, fino ad una cengia che si segue verso destra per alcune decine di metri. Innalzandosi per gradini rocciosi lungo un canale poco marcato, si arriva nei pressi della cresta ovest sud ovest e, seguendo una cengia obliqua a destra, si guadagna la vetta.