Punta Udine 3022 m

Versante sud est, via Normale

Prima salita: G. Morassutti con la guida G. Perotti, 1 settembre 1899
Difficoltà: Escursionisti Esperti

Dislivello in salita: 280 m
Dislivello in discesa: 280 m
Tempo di percorrenza: ore 1
Discesa: per la via di salita ore 0.50’

L’escursione non presenta grandi difficoltà anche se è necessario porre attenzione nel salire e scendere la ripida pietraia che porta all’attacco della via ferrata per la possibilità di provocare cadute di sassi. Inoltre se il Coulour del Porco fosse innevato sono indispensabili piccozza e ramponi. La via ferrata offre la possibilità di una facile e divertente scalata in sicurezza anche senza l’uso di corde (naturalmente d’obbligo per bambini ed escursionisti inesperti). Dalla cima si domina un vasto panorama limitato solo a sud dall’imponenza del Monviso.
Itinerario breve da abbinare eventualmente a quello della vicina Punta Venezia.

Dal rifugio Giacoletti imboccare la traccia di sentiero che parte dalla fontanella sul lato della costruzione e conduce, con una lunga diagonale attraverso un pendio di rocce rotte e nevai, allo sbocco del canalone detto Coulour del Porco, chiuso a sinistra dalla ripidissima parete N-E della Punta Udine e a destra dalle balze rocciose della Punta Venezia. Da qui il sentiero sale a serpentina sulla pietraia fino a raggiungere sulla parete destra del canale l’inizio della via ferrata segnalato con un ben visibile bollo rosso e bianco. E’ opportuno non abbandonare i comodi appigli offerti da corde e catene che consentono di raggiungere in breve il Colle del Coulour del Porco.
Dal colle volgere a sinistra e rimontare un pendio di pietrame e rocce rotte fino alla base del tratto roccioso sottostante la cima. Mentre una traccia serpeggia tra i saltini, è invece più divertente superare le rocce con salita ascendente verso destra. Facili e solide, si lasciano rimontare agevolmente e consentono di toccare in breve la vetta esattamente a picco sul rifugio.