Rocce Fourioun 3153 m

Cresta Nord, via Normale dal Colle delle Traversette

Prima salita: la prima salita nota è di W.A.B Coolidge con le Guide Svizzere Ulrich e Christian Almer, padre e figlio, il 27 giugno 1890. Come testimonia lo stesso Coolidge, la punta era stata raggiunta in precedenza da altri; probabilmente verso la metà dell’Ottocento dai cartografi incaricati alla stesura della “Carta degli Stati Sardi”.
Difficoltà: escursionisti esperti

Dal Rifugio Giacoletti alle Rocce Fourioun
Dislivello in discesa: 240 m
Dislivello in salita: 650 m
Tempo di percorrenza: ore 3

Questa massiccia montagna rocciosa di forma trapezoidale presenta una lunga cresta sommitale sulla quale spiccano tre rilievi principali di cui quello con la croce è il culminante.
Dal Colle delle Traversette, dove inizia la via Normale, pare sia passato Annibale per conquistare Roma. Sotto il medesimo colle, dentro il primo traforo delle Alpi e ancor prima che Cristoforo Colombo scoprisse l’America, già transitavano carovane di muli lungo la “via del sale”.

Dal rifugio Giacoletti (2741 m) si scende verso nord seguendo il sentiero lungo il canalone di detriti e nevai, fino ad un bivio (2500 m, cartelli). Abbandonato il sentiero che scende verso Pian del Re, si prende a sinistra il “Sentiero del Postino” e lo si percorre fino ad incrociare il bivio (2550 m, cartelli) per il Colle delle Traversette. Si segue a sinistra la mulattiera e dopo aver raggiunto la conca del Pian Mait, si affronta una salita a zig-zag e si passa nei pressi della Fonte Ordi (2787 m) e della Caserma delle Traversette: poco dopo, lasciata a destra la traccia per il Passo Luisas e il Monte Meidassa, si continua sul sentiero raggiungendo il bivio per l’ingresso del Buco di Viso. Si prosegue a sinistra per raggiungere in breve il Colle delle Traversette (2950 m). Dal Colle delle Traversette seguire la traccia della via normale, segnalata in giallo, che sale sul dosso spartiacque; raggiunto un piccolo bivacco in legno ormai in rovina, continuare sulla cresta che diventa più affilata e superare una tipica “boîte aux lettres” poi, lungo una cengia sul versante italiano, raggiungere la croce sulla punta principale delle Rocce Fourioun (3153 m).