Diedro Raffi – Rattazzani

Il magnifico diedro che solca la parete Est della Punta Udine è stato negli anni dell’Alpinismo Classico uno degli itinerari di arrampicata più ambiti e prestigiosi del MonViso; l’ambiente aereo, l’arrampicata atletica e l’ottima attrezzatura ne fanno oggi una delle vie più gettonate.

Autori: Francesco Raffi e Paolo Rattazzini il 5 luglio 1964

Difficoltà: TD 6a+ max, 5c obbl.

Sviluppo: 250 m.

Tempo di salita: 3-4 ore

Attrezzatura: completamente rinnovata nel 2006 e 2007 con Fix 10 mm, piastrine e soste omologate.

Discesa: dalla vetta seguire gli ometti fino al Colle del Coulour del Porco e il percorso della Ferrata fino al rifugio.

Descrizione: dal Giacoletti seguire il sentiero per il Coulour del Porco fino alla base dello spigolo Nord-Est, piegare a sinistra raggiungendo la base del diedro per una rampa ripida, 20 minuti.

L1 30m. Superare la parete verticale e un breve strapiombo (corto boulder azzerabile). 5c, 6a+ oppure 5c, A1

L2 30m. Ritornare nel diedro principale con un’aerea traversata, superato lo spigolo si prosegue sullo splendido muro. 5c

L3 25m. Breve strapiombo poi bellissima arrampicata su placca verticale. 5c

L4 20m. Un breve traverso in placca e poi verticalmente per arrivare ad un comodo terrazzo al termine del diedro. 5c

La 3° e 4° lunghezza si possono unire per raggiungere direttamente il terrazzo della sosta 4 dal quale si può scendere in doppia.

L5 30m. Continuare lungo la cresta. 4a, 3c

L6 40m. Seguire la cresta superando brevi tratti verticali. 4b, 3c

L7 30m. Raggiungere l’affilata crestina e l’intaglio in comune con Tempi Moderni. 2c, 3b

L’8° e la 9° lunghezza sono in comune con Tempi Moderni.

L8 25m. Superare il ripido pilastro e continuare sulla placconata. 5c, 4c

L9 55m. Seguire la cresta fino al suo termine. 3b, 3a

Scesi all’intaglio si incrocia la via normale e in pochi minuti si raggiunge la vetta.

In caso di maltempo, dalla sosta 7 è possibile raggiungere direttamente il Colle del Coulour del Porco percorrendo tutta la cengia che attraversa la parete (placchette in posto); una breve calata di 15 metri (sosta con anelli) permette di raggiungere la conca detritica e risalire sulla cresta a pochi minuti dal colle.

Dalla sosta 4 (terrazzo al termine del diedro) è possibile scendere con 2 doppie da 50 metri alla base della via. La sosta della seconda doppia è indipendente dalla via di salita ed è ben visibile lungo la parete del diedro.

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