Visto per il Perù

E’ la prima via che supera integralmente la grande e complessa parete Est della punta Udine alta 300 metri. Aperta dal basso con magistrale intuito e senso dell’itinerario da Paola Brezzo e Massimo Piras, questo via è un vero capolavoro per quanto riguarda stile e arrampicata. Raramente ripetuta in questi dieci anni per la scarsità degli ancoraggi in loco, la precarietà di quelli esistenti nonchè la difficoltà a reperire l’itinerario, Visto per il Perù è stata completamente riattrezzata nel corso dell’estate 2009. Con questa nuova veste si avvia a divenire una delle vie sportive più belle del MonViso.

Autori: Massimo Piras e Paola Brezzo, il 18 luglio 1998.

Difficoltà: TD- 6a max, 5c obbl.

Sviluppo: 380 m

Tempo di salita: 4-5 ore

Attrezzatura: Fix 10 mm, piastrine e soste omologate (estate 2009).

Discesa: Dalla vetta seguire gli ometti fino al colle del coulour del Porco e il percorso della Ferrata fino al rifugio, dalla sosta 4 è possibile scendere in doppia lungo l’itinerario di salita.

Descrizione: l’attacco della via si trova a pochi minuti dal rifugio lungo il sentiero che conduce al settore dei monotiri in un caratteristico diedro bianco. Targhetta alla base della via.

L1 30m. Salire il bel diedro bianco con arrampicata atletica e il successivo muro a réglettes poi ancora un corto diedro per raggiungere il primo punto di sosta. 5a, 5c

L2 30m. Superare una bella sequenza di muri e diedri con divertente arrampicata. 5c

L3 35m. Direttamente sullo strapiombino con movimento tecnico poi a destra su muro ben appigliato verso un diedro marcato. 6a, 5c

L4 25m. Superare direttamente lo splendido muro a réglettes e il successivo corto strapiombo ben appigliato, sosta sull’aereo ballatoio. 5b, 5a

L5 20m. Traversare orizzontalmente verso destra per una decina di metri la placca compatta e poi superare direttamente un bel muro con movimenti in aderenza. 4a, 5a, 5c

L6 35m. Questa bella lunghezza supera direttamente lo spigolo sfruttando un sistema di fessure per raggiungere un comodo terrazzo alla base di uno sperone verticale. 5b, 5a

L7 35m. Una bella placca compatta e un diedro camino per aggirare il torrione sul lato destro poi direttamente sulla ripida rampa e superato un camino umido e muffoso (grotta del nanetto) si arriva ad una comoda sosta. 5a, 4c

L8 45m. Attraversare qualche metro a destra e raggiungere un sistema di cenge erbose che prima verso destra poi progressivamente a sinistra vanno ad incrociare il sentierino della Traversata degli Angeli, l’aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente tutta la parete Est della Udine; alla base del muro compatto la comoda sosta. 4a, 2a

L9 45m. Magnifica lunghezza che supera con magistrale intuizione il muro granitico di roccia compatta sfruttandone al meglio i punti deboli. 6a, 5c

L10 30m. Continuare su brevi risalti e ripide placconate per raggiungere una zona abbattuta di rocce rotte. 4c, 4a

L11 40m. Superare la asperità della cresta lungo brevi ma divertenti passaggi sovente atletici. 5b, 4a

L12 15m. Raggiungere la vetta a pochi metri dalla croce traversando a destra per superarne le ultime difficoltà. 4b, 3a
Varianti:

Dalla sosta 4, a sinistra il collegamento con la via Turbo (vedi relazione).
Dalla sosta 6, a sinistra si raggiunge direttamente la Traversata degli Angeli. 70 metri, 2a
Dalla sosta 7 si può raggiungere la sosta 8 della Cresta Est (25 metri, 4a, 2a) e proseguire in vetta lungo questo itinerario.
In caso di maltempo, dalla sosta 8 è possibile percorrere tutta la Traversata degli Angeli e raggiungere la Breccia degli Angeli, marcato intaglio sulla cresta spartiacque alla base del bel muro rosso della Udine. Dalla breccia scendere il canale detritico verso il Lago Porcieroles e risalire al Colle del Coulour del Porco per rientrare in rifugio (1 ora).

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